«La mia arte comincia dagli occhi»
di Rocco Leo
Tutto il talento di Giuseppe Camuncoli, che al Mantova Wonderfest 2022 ha deliziato i fan con sketch del suo ultimo successo, Undiscovered Country, ma anche di altri personaggi Marvel, Dc e Star Wars.
Incontrare un talentuoso artista come Giuseppe Camuncoli è sempre un piacere enorme, specie in fiere come il Mantova Wonderfest 2022, dove videogiochi d’annata, manga e cosplayer la fanno da padroni. Per chi ama i fumetti dei supereroi è stato un po’ come sentirsi pesci fuor d’acqua perché stand dedicati ce n’erano pochissimi, ad esclusione di qualche vecchio collezionista e poco altro (giusto per capire che aria tira sul mercato dei comics). Ma a volte è anche bello uscire dalla propria comfort zone e andare a scoprire generi diversi, cose diverse. In un certo senso, poi, è stato anche piacevole ritrovare e “riprovare” decine di vecchi videogame arcade anni ’80 e ’90 su sfarfallanti mini schermi a tubo catodico nell’area dedicata all’interno della Grana Padano Arena.
Per la gioia dei nostalgici, c’erano anche tantissimi cabinati con titoli gloriosi; gli stessi che trovavi nei bar o nelle sale da bowling, avidi ingurgitatori di quelle poche monetine da 200 lire che da bambini si potevano avere in tasca.
E poi ancora tonnellate di manga o di mattoncini Lego (impressionanti alcuni mecha e la riproduzione in scala ridotta di un concerto di Vasco), t-shirt per tutti i gusti e statuette a gogo, così come tante possibilità di acquisto anche per i cosplayer tra spade, bacchette magiche e sciarpe con gli stemmi delle casate di Hogwarts.
Tra i tanti appassionati presenti si respirava entusiasmo e voglia di lasciarsi la pandemia alle spalle: una “express yourself” collettiva sfociata in costumi sfavillanti, magliette ad alto potenziale nerd e nelle imitazioni dei passi di ballo di improbabili boyband asiatiche andate in scena negli attigui spazi esterni del palazzetto mantovano, dove la musica era talmente alta da far vibrare lo stomaco.
Il pezzo forte, però, è stato indubbiamente l’incontro con Camuncoli, reduce dal capolavoro The Other History of Dc Universe e attualmente impegnato su Undiscovered Country, straordinaria serie distopica della Image scritta da Scott Snyder e Charles Soule (in Italia edita da Saldapress) nonché alle matite di The Joker e Star Wars.
«Tra i miei personaggi preferiti ci metto Batman, Spiderman ma anche Darth Vader. Quello più complicato da disegnare? Miles Morales/Spiderman per la complessità del suo costume che ha i colori in negativo», queste sono solo alcune delle domande che i fan gli hanno rivolto. Nei seguenti spezzoni, un saggio della sua incredibile arte e di come la realizzazione di un fumetto comporti lo sforzo congiunto di più menti (e mani) creative.
Mentre deliziava i suoi fan con disegni personalizzati, Giuseppe Camuncoli, per gli appassionati “Cammo”, si è soffermato sulla sua arte e su come nascono i suoi personaggi. Ma più che raccontarlo, meglio vederlo all’opera su un fantastico sketch a matita di Wonder Woman. Nella realizzazione del viso della celebre amazzone, un ruolo fondamentale lo ricoprono gli occhi, il particolare dal quale il disegnatore di Reggio Emilia parte per ogni sua creazione.
Sorprendente, oltre la precisione e la sicurezza del tratto, anche la velocità di esecuzione.
Oltre a cimentarsi su serie quali Undiscovered Country, The Joker e Star Wars, Camuncoli è anche impegnato a insegnare nella sede di Reggio Emilia della Scuola Internazionale di Comics, dove ha assunto il ruolo di direttore artistico.
«Insegnare prende tanto tempo ma è anche fonte di grande soddisfazione quando gli studenti riescono a prendere la loro strada».
Il riferimento in particolare è a Leonardo Marcello Grassi e Daniele Orlandini, ex-studenti di Camuncoli e “finisher” delle tavole di Undiscovered Country.
La complessità della tavola detta i ritmi giornalieri di lavoro. Nel filmato accanto, Camuncoli svela alcuni “segreti del mestiere” e il ruolo chiave del finisher nella fase di definizione dei disegni attraverso un esempio concreto dell’apporto di Orlandini e Grassi sui layout di Undiscovered Country preparati in prima battuta dallo stesso disegnatore reggiano.