Vince Sanremo 2019 Mahmood ma…

Vince Sanremo 2019 Mahmood ma…

Ciò che rimane di un’edizione del Festival bella e controversa

Il verdetto e le polemiche
Vince Sanremo 2019 Mahmood con la sua Soldi. Una canzone-fotografia che sa di periferia, di lacerazioni familiari e rabbia, quella di un figlio deluso che cerca di “sopravvivere” all’assenza del padre.
Testo denso di suggestioni visive, di flashback di vita vissuta; musica dalle chiare influenze arabe. Basta a convincere del tutto? No.

Vox populi vs “Esperti”
Non la giuria popolare, non la platea del teatro Ariston che fischia gli esperti e inneggia a gran voce alla sempiterna Loredana Bertè. L’imbarazzo della BBR, il trio Baglioni-Bisio-Raffaele, con il primo che a denti stretti ha fretta di chiarire, “I fischi non sono alla conduzione”, è palese. A ciò si aggiunge l’effetto surreale che ha l’intervento del povero Mago Forrest, ospite conclusivo di questo Festival e a cui tocca entrare in scena nell’immediato post-bagarre.

Ultimo vs giornalisti
Piazzatosi secondo nonostante lo schiacciante voto popolare – e i facili riferimenti biblici – a suo favore, Ultimo non l’ha presa benissimo e alla conferenza stampa del dopo gara se ne esce con un “avete rotto il ca…” diretto ai giornalisti che non gli perdonano un “ragazzo” riferito a Mahmood. Appena tornato a casa, il buon Ultimo, al secolo Niccolò Moriconi, rincara la dose sostenendo di aver sentito pesanti insulti diretti a lui e a Il Volo. Tensione mista a rosicamento. Palese? Sì. Giustificato? Anche.

Contro-classifica
Uno dei “giochi” più divertenti che permette di fare Sanremo e stilare la propria personale classifica. Per quanto mi riguarda, avrei premiato la splendida Argento vivo di Daniele Silvestri, un pezzo fenomenale sull’alienazione adolescenziale. Immediatamente alle sue spalle vedo Cristicchi con Abbi cura di me, poesia pura. Terzi i BoomDaBash con Per un milione, bella canzone ritmata e positiva in un Festival dominato da componimenti “impegnati”. Un’ultima piccola gemma? Ascoltate Nonno Hollywood di Enrico Nigiotti.

Rocco Leo

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Una risposta.

  1. Pietro ha detto:

    Che festival sarebbe senza le polemiche. Penso che il voto popolare debba avere la sua valenza ma non si può prescindere da una giuria di esperti, che siano del campo e non scelti…
    Alla fine, come al solito, è sempre il festival a vincere. Vedi l’audience.

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